"Matematica chiamiamo tutta quella parte di filosofia, che riguarda la quantità"

Vitale Giordano

Scopriamo Vitale Giordano

E’ l’undici novembre del 1689 “Ti ringrazio in modo straordinario per il tuo onorevole giudizio per l’Euclide restituto”, così si apre la risposta di Vitale Giordano alla lettera ricevuta da Gottfried W. Leibniz. I due matematici si erano incontrati qualche mese prima, durante il soggiorno del genio di Hannover a Roma. Giordano era al culmine della sua notorietà negli ambienti romani, mentre Leibniz era incamminato verso la celebrità europea. Diversi per origine e censo eppure uguali nella tenacia a dimostrare la forza delle proprie idee.

Le origini

Giordano nacque a Bitonto (provincia di Bari) nel 1633, da umile famiglia, a differenza di Leibniz non completò i suoi studi e, dopo alcuni anni vissuti in “sventura” e avventura, approdò a Roma a ventisei anni arruolato nelle milizie pontificie a Castel Sant’Angelo. È il 1659 e per Giordano inizia una nuova vita fatta di studio da autodidatta e passione per la matematica. Brucia le tappe il soldato bitontino, in pochi anni assurge agli onori e attenzione dei più esclusivi e aristocratici ambienti romani come erudito in geometria euclidea.

Influencer

La celebrità assoluta arrivò nel 1663 quando Cristina di Svezia, la regina detronizzata, lo scelse come suo personale insegnante. Nel 1678 arrivò la chiamata del Ré Luigi XIV per insegnare matematica all’Accademia Reale di Roma; nel 1685, la designazione come lettore di Matematica alla Sapienza di Roma. Incarico che manterrà fino al 1690.  Nel 1689 l’incontro con Leibniz, al quale fece dono del suo libro più famoso “Euclide Restituto , pubblicato in due edizioni nel 1680 e 1686 dal famoso stampatore romano Bernabò. 

La fine

Giordano continuò fino alla sua morte, avvenuta nel 1711, ad animare i circoli culturali romani e le Accademie. Fu consulente scientifico di numerosi pontefici e si occupò oltre che di matematica anche di astronomia e ingegneria. La sua sepoltura nella basilica di S. Lorenzo in Damaso è testimonianza del prestigio e rango a cui Giordano era stato elevato dalla Curia Romana e dai Papi.

Le sue opere

Euclide Restituito

Euclide Restituito

Due edizioni a stampa, la prima datata 1680; la seconda 1689. Un compendio sistematizzato della geometria euclidea, come scriveva nella prefazione Vitale Giordano “da me nella primiera lor giacitura restituiti” per porre rimedio agli errori di interpretazione da parte di “tanti celebrati Scrittori“, colpevoli di non aver considerato “i principij delle Parallele, e delle Proportioni haver bisogno”, facendosi addirittura scherno di Euclide. Giordano aveva concepito questo volume come parte di una più opera dedicata alla Matematica. Opera che non fu pubblicata per mancanza di risorse finanziarie a sostegno dell’impresa editoriale.

Euclide Restituito Vitale Giordano

Aneddoti

Euclide Restituito

Euclide Restituito

Massimo Temporelli si laurea in Fisica all’Università di Milano Nel 2000 è borsista Microelectronics di Milano presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano dove, dal 2005, diventa curatore del Dipartimento Comunicazione
Dal 2010 è un libero professionista e imprenditore, occupandosi di diffusione della cultura per l’innovazione. Presidente e Co-Founder di The FabLab The Make It Real.

Euclide Restituito