Catalina Curceanu

La scienziata senza confini.

Catalina Curceanu è primo ricercatore dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e membro della Foundational Question Institute (FQXi). Nata in Transilvania, si è laureata in fisica con la specializzazione in fisica delle particelle elementari e fisica nucleare. Ha svolto il dottorato di ricerca nell’ambito dell’esperimento OBELIX (CERN) nel campo della spettroscopia dei mesoni esotici. Autrice di più di 300 articoli scientifici dirige un gruppo di ricerca che svolge esperimenti nell’ambito della fisica nucleare e della fisica fondamentale (fisica quantistica) sia in Italia che all’estero (Giappone) ed è a capo delle collaborazioni internazionali SIDDHARTA2 (esperimento sull’acceleratore DAFNE dei Laboratori Nazionali di Frascati) e VIP (esperimento ai Laboratori Nazionali di Gran Sasso).

I suoi ultimi contenuti

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Esempio: lo Iodio 131
Alcuni nuclei non sono stabili – e decadono emettendo altre particelle (o radiazione) verso nuclei piu’ stabili – talvolta anche i nuclei figli non sono stabili e decadono a loro volta. Si tratta della radioattivita’. La radioattivita’ e’ un processo probabilistico spiegabile attraverso la quantistica, con l’aiuto della quale possiamo calcolare il tempo necessario per esempio al decadimento di meta’ dei nuclei presenti – questo tempo si chiama tempo di dimezzamento.
Il tempo di dimezzamente puo’ essere molto breve oppure lunghissimo – miliardi di anni.
Esempio: lo iodio 131 che e’ usato in medicina ma puo’ anche essere un pericolo laddove si generi (dall’uranio 235) in incidenti alle centrali nucleari oppure come risultato di una bomba nucleare.
Quanto e’ pericoloso?
Parecchio, in quanto decade beta (emissione di elettroni), la radiazione beta penetra abbastanza bene all’interno dell’organismo danneggiando (il DNA) le cellule.
Il tempo di dimezzamento dello iodio 131 e’ di 8 giorni.
Vuol dire che in 8 giorni meta’ dei nuclei si sono disintegrati.
In 40 giorni (5 periodi di dimezzamento) quel che resta e una frazione di 1/2x2x2x2x2=1/32 dei nuclei di iodio (gli altri si sono disintegtti) – cioe’ circa un 3%.
Credit immagine: wikimedia

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Wow! Sembra science-fisction – un recentissimo articolo pubblicato in Nature Communications che dimostra su un modello semplificato che la gravita’ potrebb’essere un fenomeno emergente collegato alla quantistica e al principio olografico.
La gravita’, cioe’ la geometria dello spazio-tempo definita in funzione del contenuto di materia ed energia nell’Universo e la teoria quantistica non vanno d’accordo – non esiste ancora una teoria della gravita’ quantistica.
E allora che si fa?
Questo recente articolo (non l’unico nel suo genere) dimostra su un modello matematico semplificato come una teoria di super-gravita’ in 5 dimensioni sarebbe riconducibile alla fisica quantistica (un limite di uno stato quantistico) in 4 dimensioni.
Certo – e’ soltanto un modello limitato a situazioni particolari (come spazio Anti-De Sitter) – ma e’ comunque una bella dimostrazione che la relazione tra la gravita’ e la quantistica potrebb’essere diversa da come la si pensi e molto piu’ intima.

„Se trascuriamo i bambini …, ben pochi di noi spendono molto tempo a chiedersi perchè la natura sia così com’è; da dove sia venuto il cosmo, o se esista da sempre; se un giorno il tempo comincerà a scorrere all’indietro e gli effetti precederanno le cause; o se ci siano limiti ultimi a ciò che gli esseri umani possono conoscere.“ — Stephen Hawking

Credit immagine: TU Wien

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Mai cosi’ lontane, anche se insieme!
Coppia di nane brune da record
A circa 130 anni luce da noi c’e’ un sistema binario di nane brune da record: le piu’ lontane, una dall’altra, mai osservate.
Il sistema binario, osservato in infrarosso con alla Keck Observatory con NIRES (Near-Infrared Echellette Spectrometer), situato a Maunakea, e’ CWISE J014611.20-050850.0AB ed e’ composto da due nane brune distanti tra di loro 129 volte la distanza tra la Terra e il Sole o, volendo, tre volte la distanza tra Plutone e il Sole.
E’ un risultato interessante perche’ si pensava che le nane brune in sistemi binari dovessero stare piu’ vicine, in quanto, vista la massa piu’ piccola di quella delle stelle, l’attrazione gravitazionale e’ a sua volta piu’ piccola e il sistema non avrebbe retto ad una separazione importante.
Invece no – le due nane brune da record stanno insieme anche se lontane.
La ricerca e’ stata pubblicata in un articolo recente nella rivista The Astrophysical Journal Letters.
Credit immagine: Roberto Molar Candanosa e Sergio Dieterich

IopScience
20 Febbraio 2022

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Catalina Curceanu

Coordina vari progetti internazionali e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra i quali il 2017 – Emmy Noether Award della Societa’ Europea di Fisica (EPS) e il 2019 Fundamental Physics Innovation Award dell’American Physics Society, Gordon and Betty Moore. E’ autrice del libro “Dai buchi neri all’adroterapia. Un viaggio nella Fisica Moderna” (Springer – I Blu).

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Catalina Curceanu

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